Zio Tungsteno (di Ilaria Furlan 2AM)
Titolo – Zio Tungsteno
Autore – Oliver Sacks
”Zio Tungsteno” racconto autobiografico scritto da Oliver Sacks propone temi scientifici soprattutto dell’ambito chimico. Il romanzo tratta principalmente dell’adolescenza e della prima maturità nella quale Oliver, essendo figlio di due medici e appartenente ad una famiglia composta soprattutto da scienziati, sviluppa un particolare interesse nei confronti della chimica, materia verso la quale lui piega ogni ambito della sua vita e trova sensazionale poter avere a che fare con questi fenomeni chimici che all’inizio lo lasciano stupefatto, ma al contempo lo spingono a volerne sapere di più.
Egli, infatti, non appoggiato dai sui genitori in questa sua passione, trova conforto nello zio Dave, che chiama ”zio Tungsteno” perché egli, lavorando in una fabbrica di lampadine, sta molto a contatto con la chimica e adora quel metallo. Solo Zio Tungsteno appoggerà Oliver nella sua passione, assecondandolo e spiegandogli ciò che vuole sapere.
Il racconto è ambientato dagli anni Trenta del ‘900 fino all’inizio degli anni Novanta, perciò Oliver si vede inserito in un contesto difficile durante l’adolescenza, che lo fa vivere in un’Inghilterra durante le guerre.
É stato uno dei migliori libri che abbia mai letto, non solo per il fatto che mi piace l’ambito chimico, ma anche e soprattutto perché ho trovato che l’autore sia riuscito a spiegare benissimo i pensieri ed i dubbi che aveva a riguardo della chimica e i sui primi approcci con essa.
Trovo Oliver un ragazzino veramente intraprendente e attivo, nonché curioso e desideroso di sapere; sarà proprio questo che lo porterà incontro alle mille peripezie durante il suo racconto.. e a viverle tutte in maniera razionale e non impulsiva. È anche, infatti, un ragazzo “non convenzionale” che fa tutto con uno scopo finale, ragionando in maniera matematica e scientifica riuscendo a trarre una morale anche in tutta la razionalità ed il calcolo che caratterizza il suo modo di pensare.
Le sequenza descrittive non mancano e, ahimè, sono lunghe e pesanti e volendo cercare qualcosa di negativo rispetto al libro mi vengono in mente solo queste. Consiglierei sicuramente questo libro ad un mio amico perché, essendo la chimica in sé un ambito accattivante, osservare la vita di un chimico descritta dalla sua prospettiva e accompagnata dai suoi pensieri, lascia sicuramente qualcosa dentro di noi, che sia soddisfazione oppure un velo di curiosità ulteriore
Ilaria Furlan 2AM