TANTA ADRENALINA NEL PARKOUR
di Gouem Issa 4CMM
Fare un triplo salto mortale all’indietro, scavalcare un muro da 4 metri con tanto di movimenti acrobatici, balzi spericolati da un tetto all’altro… insomma pura adrenalina quella provata dagli studenti del Rossi. Dopo tutti questi salti credo sia giunto il momento di tornare un’ attimo con i piedi per terra. Dunque cominciamo con il dire che da alcuni anni, per volontà dei nostri docenti di educazione fisica, presso il nostro istituto è stato avviato un corso grazie al quale agli studenti dell’Itis è stato permesso di provare uno sport molto conosciuto nel mondo ma non altrettanto praticato nel nostro “paesino”. Questo sport si chiama Parkour. Lo scopo è quello di superare fisicamente degli ostacoli “cittadini” con dei salti tanto belli quanto incredibili. Una disciplina che mette in risalto più che la tecnica, la capacità creativa di mettersi in relazione con l’ambiente e superarne le difficoltà con il proprio personalissimo stile. “Nel parkour ogni ostacolo fisico diventa un motivo per esprimere il proprio stile, ma diventa anche un’opportunità per utilizzare l’ostacolo non come elemento che blocca, ma come un punto d’appoggio per fare un salto ancora più lungo. Così nella pratica del parkour, così nella vita.”
Il corso è stato strutturato in 4 lezioni della durata di un’ora ciascuna ed i i nostri istruttori del gruppo vicentino Nextareaparkour di Costabissara (www.nextareaparkour.it) ci hanno insegnato qualche salto al limite dell’impossibile: E noi ci abbiamo provato, come si può vedere nelle foto in cui vengono immortalati i nostri studenti alle prese con i più svariati ostacoli!!
Scherzi a parte, nelle prime lezioni gli istruttori hanno sottolineato più e più volte l’importanza di non strafare, pensare alla nostra incolumità e del fare un buon riscaldamento prima di fare qualsiasi esercizio e, in quanto principianti, nel nostro caso la porzione di ora dedicata al riscaldamento e alle tecniche di base è stata abbastanza consistente. Successivamente gli studenti di lezione in lezione sono migliorati partendo dal fare salti di precisione, ovvero saltare da un punto e arrivare ad un altro punto preciso prestabilito come ad esempio: saltare da appesi ad una spalliera fino un oggetto posto a qualche metro dalla spalliera. Fino a riuscire a completare un circuito composto da più ostacoli di diverso genere che mettevano alla prova molte qualità come elevazione, equilibrio, velocità, forza, agilità e reattività, eseguendo le tecniche base del parkour: il volteggiare, l’arrampicare, il rotolare, l’atterrare.
Nonostante qualcuno abbia avuto qualche problema con la propria autostima… alla fine del corso intervistando qualche studente è risultato che l’attività è stata molto gradita dalla maggior parte degli alunni e ne consigliamo almeno un “assaggio” a tutti.
QUEST’ANNO HANNO PARTECIPATO: 2BM, 2DM, 3AEA, 4AME, 4BME e 4CMM.