Storia di un indirizzo fallito: Perchè perdere Logistica segna una sconfitta per il rossi?

L’ITIS A. Rossi nasce ufficialmente nel 1878 con la precisa volontà di fornire al territorio delle figure tecniche ai sempre più tecnologici impianti industriali del territorio.
Gli indirizzi di allora hanno nomi oggi desueti, subendo un continuo processo di innovazione che seguiva a ruota le richieste del territorio ad oggi si contano 4 specializzazioni: Chimica, Elettronica, Meccanica ed Informatica.

L’innata presunzione di superiorità è comprovata da una fiducia nei nostri confronti delle aziende del territorio, un buon percorso universitario e dalle gare di indirizzo dove ogni anno siamo ai primi posti.
Si può oggettivamente affermare che il Rossi, per quanto riguarda gli istituti tecnici, la migliore scuola della provincia.
Storicamente il processo di rinnovamento degli indirizzi è partito dal basso, il territorio muta e noi mutiamo per rispondere in modo ottimale.
Questo ci ha reso i migliori, la capacità e la volontà di innovarsi.
Quando cambia il tessuto industriale cambia anche il tipo di capitale umano sviluppato.

Seguendo il continuo processo di rinnovamento, il territorio ha richiesto negli anni 2000 una figura nuova, diversa ma complementare a tutte le altre, che sapesse rispondere al mutamento economico dovuto alla sempre più crescente globalizzazione dei mercati, in grado di comprendere le catene di approvvigionamento e la gestione dei processi aziendali.
In risposta a ciò, la scuola diede vita all’indirizzo Logistica e Trasporti.
Attivo per poco più di un decennio ha sempre avuto una storia molto travagliata, tra professori che non si trovavano, attrezzature che mancavano e scarsa adesione, arrivando oggi ad essere chiuso l’anno prossimo, salvo miracoli.
“Macchietta” dei vari indirizzi dobbiamo porci il quesito:
Come mai è fallita Logistica?

La parabola discendente di Logistica è partita ben prima della prima classe effettiva.
La scuola ha fornito del materiale laboratoriale scadente e pressoché inutilizzabile.
Il “magazzino di logistica” (che si trova tra il Lab. di Telecomunicazioni e Lab. di Elettronica) è formato da scaffali buttati lì alla “bene e meglio”, di cui si ignora ancora quale sarebbe la loro funzione didattica.
Rimasto per anni a prendere la polvere il “capitale impiegato” poteva essere speso in modo migliore, forse comprando licenze di software gestionali aziendali oppure del materiale di navigazione aerea e nautica, in mancanza di un vero e proprio laboratorio di Scienze della Navigazione.
Piccola curiosità al limite del paradossale: la prima LIM entrata al Rossi fu regalata al neonato indirizzo di Logistica dal comitato genitori, pochi anni dopo il nuovo corso di Logistica partirà senza LIM, abbandonato nel piano seminterrato nell’aula più isolata ed inospitale.
Come quasi a voler nascondere l’indirizzo.

Il processo di ostracizzazione è continuato per tutto il triennio a seguire.
Non solo vessati dagli altri studenti (con battute che sapevano della presa in giro più che dello scherzo) ma anche dagli altri insegnanti.
Taluni professori, forti del loro indirizzo stabile e ben consolidato, sminuivano l’indirizzo di Logistica, sia in classe che in pubblico.
Sono ancora vivi i commenti disdicevoli di certi professori alla vittoria dello SCRUM del 2019 da parte dei Logistici.

Logistica è stata seppellita sotto il fango degli scherni e delle prese in giro: come fa uno studente a scegliere un indirizzo se questo viene deriso sia dai coetanei che dai professori?
Non per questo non vi è stata una spinta per continuare questo indirizzo: il Preside si è speso molto, assieme ai coordinatori all’orientamento, a promuovere l’indirizzo ai nuovi studenti e gli stessi studenti di Logistica si sono dati da fare.
Sempre in prima linea nelle attività di promozione hanno però raccolto solo poche iscrizioni.

Possiamo quindi dire che l’indirizzo sia fallito per cause naturali? NO.
È morto per uno scarso attecchimento negli studenti dovuto, molto probabilmente, a negligenze della scuola ed alle malelingue di alcuni professori.
Ormai è troppo tardi, Logistica chiude.

Non se ne va solo un promettente indirizzo, con sbocchi sul territorio e con una richiesta in crescita esponenziale negli ultimi anni.
Se ne va quella capacità di innovazione del Rossi, quella che l’ha reso il migliore, rispondendo sempre in modo puntuale al tessuto industriale del territorio.
Immobilizzato ormai al quartetto Chimica, Elettronica, Meccanica e Informatica non è più il grande polo di innovazione che è stato dal 1878 ad oggi.

 

Matteo Coccimiglio, David Cokonjarevic – 5ALL