Quarantena e sport

Come hanno fatto gli atleti agonisti a continuare ad allenarsi? Con video lezioni e schede!

 

Quarantena e sport

Il coronavirus ha decisamente rivoluzionato le nostre vite, il nostro modo di studiare e di fare sport. A differenza di quello che alcuni pensano, l’attività fisica non è secondaria ma è molto importante per la nostra salute fisica, soprattutto per gli atleti.

Da una parte i sedentari utilizzano la quarantena come scusa per non fare attività fisica, dall’altra parte gli studenti che praticano agonismo devono ingegnarsi per trovare un modo di allenarsi, riducendo al minimo il “trauma” quando ricominceranno a fare sport.

In realtà chiunque dovrebbe usare la propria creatività per trovare un modo per mantenersi in forma anche a casa, magari facendo un po’ di corsa, qualche addominale, dello stretching e, perché no, correre una maratona (un famoso studente-youtuber di Milano ne ha corsa una nel proprio appartamento).

> Nicolò, classe 2001, tennista.

I primi giorni di marzo, quando le palestre sono state chiuse, non ha più potuto allenarsi, ha quindi dovuto trovare un modo per continuare a casa. La sua preparazione era composta principalmente di esercizi di mantenimento del muscolo e di corsa sul tapis roulant. «Appena ho potuto ho ricominciato ad andare in bici – ha detto – per mantenere il fiato».

L’allenatore, tramite WhatsApp, ha cominciato a mandare delle schede di allenamento con video di esercizi svolti da professionisti, altri esercizi, invece, se li è preparati da solo.

Il 12 marzo ha ricominciato gli allenamenti e si è subito reso conto che gli mancava il fiato e la concentrazione era diminuita. È stato difficile, ci vorrà qualche settimana perché il suo fisico si riabitui.

L’amarezza per l’annullamento di tutte le gare è stata molta ma spera che le competizioni possano ricominciare almeno per fine anno.

> Alessandro, classe 2001, pallavolista.

Prima della chiusura totale qualcosa era già cambiato: è stato introdotto del sapone disinfettante ed è stato vietato lo scambio di borraccia tra atleti. Dal 4 marzo, però, gli impianti sono stati chiusi completamente e gli allenamenti in presenza sono stati sospesi.

Alessandro e i suoi compagni di squadra hanno cominciato, ogni due settimane, a fare video lezioni con gli allenatori, sia collettive che individuali. Sono state date loro delle schede con esercizi da svolgere a casa (come ad esempio squat, plank e bird dog).

La ripartenza degli allenamenti e delle partite è più complicata per i pallavolisti rispetto ai tennisti a causa del maggiore contatto fisico con i compagni di squadra e con la palla.

La delusione maggiore è stato l’annullamento delle gare proprio nel momento delle partite decisive, peccato perché erano anche messi bene in classifica. «La speranza è quella di ricominciare il prima possibile, anche se – precisa Alessandro – probabilmente non succederà a breve».

Questi mesi rimarranno nella storia. Mi auguro che ci ricorderemo anche di come, non potendo fare sport normalmente, abbiamo usato la creatività per continuare ad allenarci.

di Simone Brunello 5AII

aprile-maggio 2020