La chimica, questa misconosciuta
Pensiamo di fare cosa gradita ripubblicando su “The Rossi Times” l’articolo che il nostro valente insegnante di chimica Roberto Zanrè ha pubblicato sul quotidiano padovano “Il Mattino”, per presentare le “Chemistry Matinees”, i seminari proposti al “Rossi” per richiamare l’attenzione su una scienza tanto importante quanto spesso misconosciuta. Complimenti e grazie al professor Zanrè, il suo contributo potrà stimolare un’utile discussione, dentro e fuori la nostra scuola
da “Il Mattino” di Padova
Blog d’autore
Scienza con la pancia Silvia Pittarello
http://scienzaconlapancia-padova.blogautore.repubblica.it/2018/05/03/chemistry-matinees/#more-44
03 maggio 2018
The Chemistry Matinees
… fatti pizzicare dalla voglia… di chimica
Le Chemistry Matinees all’ITIS Rossi di Vicenza sono momenti di approfondimento per spiegare ai ragazzi la bellezza della chimica e orientarli nelle loro scelte future.
Ce ne parla Roberto Zanrè, professore di chimica dell’Istituto vicentino che da due anni ormai organizza queste pièce scientifiche, e che, come un amante descrivendo la propria amata, racconta questa scienza con grande passione e trasporto.
Sommario
- La chimica è…
- Qual è la novità delle Chemistry Matinees?
- Ma quindi cos’è la chimica?
- Non solo palline e bacchette
- Le nuove frontiere della chimica
- Una scienza fraintesa
- Non solo sintesi e trasformazione
- La buona chimica
- Obiettivi delle Chemistry Matinees
- Info e prenotazioni
La chimica è…
“La chimica è la scienza che studia la struttura della materia dal punto di vista particellare e cioè delle sue più piccole componenti. Ma c’è di più: è interazione di materia, le molecole, con l’energia.”
A dirlo è Roberto Zanrè, professore di chimica all’ITIS Rossi di Vicenza e docente a contratto all’Università di Padova.
Sue sono le Chemistry Matinees, seminari nati per stuzzicare l’interesse verso una scienza spesso bistrattata. Suo il merito di voler parlare di chimica con un approccio diverso e più attuale, ai suoi studenti e agli amateur di questa disciplina, tanto intrigante quanto, di fatto, poco conosciuta.
Roberto Zanrè, professore di chimica all’ITIS Rossi di Vicenza
A supportare il professor Zanrè in questa avventura iniziata l’anno scorso, il preside dell’Istituto, Alberto Frizzo e il collegio dei docenti che ha approvato il progetto.
“Quello che conta sono le persone che invito, gli speaker”
dice il professor Zanrè con gli occhi brillanti di un bimbo che sta per andare a giocare con i suoi amichetti del cuore.
Qual è la novità delle Chemistry Matinees?
“Beh, che la chimica non è quella cosa che tutti credono che sia”, dice Zanrè.
Ma quindi cos’è la chimica?
“È tante cose belle. La chimica è uno dei possibili sguardi sull’Universo. È lo sguardo poetico sul mondo e soprattutto sulla vita. La chimica parla di molecole.”
Ciò che ci si dimentica è che queste molecole scambiano continuamente energia con l’ambiente che le circonda.
La cosa davvero stupefacente è che esistono enormi agglomerati strutturati, e cioè organizzati in strutture ben formate di molecole – i viventi, per esempio noi esseri umani – che sono in grado di “interpretare” questi scambi di energia a modo di colori, odori, suoni, sensazioni, emozioni, pensieri, sentimenti, trasformazioni,…
“Il vero goal della chimica è la possibilità di capire il mondo che siamo noi e ciò che ci circonda. È la possibilità di guardare quanto è bella la vita, capendo finalmente il perché di questa sua fantastica e irriproducibile bellezza.”
Siamo immersi in un fluido di energia e le particelle, le molecole, interagiscono con questa energia. Noi stessi siamo il frutto di mille mila reazioni chimiche.
Un universo costituito solo di ammassi di particelle subatomiche fluttuanti nello spazio, come ad esempio i protoni, i neutroni, gli elettroni, potrebbe essere, sì, fantastico, ma avrebbe probabilmente il difetto di non poter essere vissuto e conosciuto.
“La vita emerge, infatti, dalla combinazione di molecole e queste sono costituite dall’unione di atomi, che a loro volta sono strutture costituite da protoni, neutroni, elettroni.”
Quest’uomo, che davanti a me si entusiasma parlando di una disciplina che spesso ha fatto rizzare i capelli, mi racconta una chimica diversa da quella che solitamente evoca l’immagine standard che si ha di essa, frutto, forse, di un “pregiudizio” dovuto al “solito” sistema industriale che utilizza le conoscenze scientifiche in modo superficiale e per scopi egoistici, non curandosi del bene collettivo.
Tramonto su Portomarghera
Penso alle raffinerie di Portomarghera anni ’70, alla Miralanza che fino a non molto tempo fa produceva detersivi in riviera del Brenta, al dottor Jekyll e Mister Hyde e agli “scienziati-cuochi” un po’ matti o pasticcioni, intenti a preparar pozioni quasi magiche che ti trasformano in non so che mostro.
Non solo palline e bacchette
La “chimica di Roberto Zanrè” non è soltanto “palline e bacchette” (il riferimento è ai modelli “ball and stick” con cui vengono rappresentate le molecole) o quella disciplina deterministica che sembra causare sempre e necessariamente gli stessi risultati a partire dagli stessi “ingredienti”. No.
Modello di molecole “ball and stick”
Questa è una delle misconcezioni (come si dice nello slang scientifico, e cioè le concezioni distorte o sbagliate) che si hanno della chimica.
“Un laureato in chimica crede che la chimica sia deterministica perché quando mettiamo un reagente A nel reagente B osserveremo che avviene sempre e solo quella reazione.”
E ciò avviene, mi spiega Zanrè, anche con quantità “stechiometriche”: se metto questa e quella quantità avverrà questo e avrò sempre e soltanto questo risultato.
La stechiometria
La stechiometria è quel ramo della chimica che studia i rapporti quantitativi delle sostanze chimiche nelle reazioni chimiche.
Dal greco: “stoicheîon” = elemento e “métron” = misura.
Le nuove frontiere della chimica
È ormai un secolo che la chimica ripete questa cosa.
Ma ciò che sfugge alle persone (e anche ai chimici!) è che le molecole sono miliardi di miliardi di miliardi di miliardi…
Questo significa che quando esegui quell’esperimento, di fatto trasformi una statistica in qualcosa di deterministico e cioè hai l’impressione che avvenga necessariamente in quel modo.
Ma non è così.
“Proprio ieri mattina abbiamo parlato di “probabilità in chimica” con Diego Frezzato, bravissimo ricercatore dell’Università di Padova.”
Le molecole a livello “individuale” hanno comportamenti diversi dalle molecole in “gruppone”, e cioè quelle ammucchiate con gli altri miliardi di miliardi di miliardi… di molecole.
Ascoltando le parole del professor Zanrè mi viene in mente ciò che sosteneva Freud parlando delle masse: mentre gli individui in gruppo danno per lo più dimostrazione di avere un’intelligenza medio bassa, se presi singolarmente mostrano comportamenti diversi, imprevedibili rispetto al gruppo, e risultano generalmente più intelligenti. Le persone (diceva Freud) individualmente mostrano un’intelligenza media più alta rispetto alla massa.
Non è, tutto sommato, molto diverso da ciò che avviene nel mondo ultra piccolo delle molecole “single”, il cui comportamento oggi è possibile descrivere grazie a simulazioni software.
Una scienza fraintesa
La chimica ad uno sguardo esterno è spesso fraintesa e lo è senz’altro anche per colpa dei chimici.
Quella degli anni ’50 e ’60 è stata la chimica della sintesi industriale di migliaia di nuove molecole.
La Miralanza di Mira (Venezia) vista dal Brenta
Tutte le società moderne sono cresciute grazie anche all’industria chimica e dobbiamo dare merito a questa scienza che è riuscita a trasformare le nostre vite in modo così profondo e significativo.
Ogni società avanzata è passata attraverso la fase della produzione industriale chimica sintetica.
A quel tempo, tra i parametri di crescita dell’economia, si guardava anche la parte di PIL costituita dalla chimica che contribuiva all’aumento del benessere delle società avanzate con un buon 30%.
Era ovvio che la maggior parte delle persone, allora, crescesse con l’euforia (e con gli slogan!) “da produzione di sintesi” realizzata dai “cuochi-chimici”.
Tutti (o quasi) ricordano con un certo affetto Calimero, il pulcino nero della pubblicità di Ava, uno dei prodotti più noti della Miralanza.
https://youtu.be/iVhv7TxUYDQ – Carosello 1963 Nasce un mito – Calimero
Allora, forse, era necessario pensare in quel modo. Oggi non più così.
L’industria chimica è in decadenza.
In Italia è stata smantellata quasi ovunque (e questo sostiene Zanrè non è un bene), ma il suo declino è frutto anche di come è cresciuta e vissuta questa scienza, ovvero con nessuno sguardo agli aspetti etici.
Non possiamo, tuttavia, dimenticare che la chimica ha anche inventato e costruito strumenti potentissimi in grado di individuare la presenza di “tracce” (parti per bilione e persino parti per quadrilione!) di “inquinanti”.
Non solo sintesi e trasformazione
È difficile che una persona comune abbia un’opinione positiva della chimica.
Eppure la chimica non è solo sintesi e trasformazione, né solo inquinamento.
Di questo oggi si deve assolutamente parlare.
“Noi esseri viventi siamo chimica. Prendi il fegato, ad esempio: è un formidabile laboratorio chimico che l’uomo non saprà mai riprodurre.”
Ma anche una cellula eucariote (e cioè dotata di nucleo in contrapposizione alle cellule procariote, quelle cioè prive di nucleo) è un laboratorio di chimica pieno di stanzette in ognuna delle quali avvengono delle reazioni chimiche diverse.
“Se guardassimo a ciò che avviene dentro ad una cellula eucariote certamente diremmo: – ‘ehi, ma questa sta inquinando!’ E invece non è così. Ciò che la cellula sta facendo serve a produrre e a mantenere la vita.”
La chimica quindi è un’altra cosa rispetto al pre-giudizio che ne abbiamo: non è solo ciò che ha dato la spinta all’industria, e non è solo la sintesi delle molecole che permette di produrre cose nuove.
La buona chimica
E oggi si può parlare di buona chimica e cos’è?
Oggi si parla di Green Chemistry e cioè di chimica verde che elimina o riduce l’utilizzo e la creazione di sostanze nocive.
“Moltissime sintesi possono essere convertite in sintesi pulite, dice Zanrè, ma ci vuole testa, lavoro, sforzo. Ed è questo che mi fa muovere: per aiutare gli studenti a guardare più in là.”
Obiettivi delle Chemistry Matinees
Gli obiettivi delle Chemistry Matinees sono diversi.
Innanzitutto c’è la passione del professor Zanrè per la scienza e per questa scienza in particolare.
C’è poi l’esigenza di far comprendere che oggi la scienza non può che essere multidisciplinare. Questo deve portare gli addetti ai lavori ad aumentare l’offerta formativa presentando e spiegando la chimica e le sue applicazioni ad altre discipline.
Ci sono quindi le necessità interne all’Istituto, che sono quella di aiutare gli studenti del biennio a scegliere con maggior consapevolezza l’indirizzo del triennio successivo e quella di orientare i ragazzi del quinto anno, quelli in uscita, alla scelta dell’università.
Gli ultimi due appuntamenti delle Chemistry Matinees
Negli ultimi due appuntamenti con le Chemistry Matinees si parlerà di diamanti e misteri… quelli dell’isola di Pasqua letti dal punto di vista chimico, archeologico, ambientale.
Eccoli nello specifico:
- Venerdì 04 maggio 2018 – ore 10:55
Aula Magna ITIS Rossi Vicenza
“Diamanti: Viaggio al Centro della Terra (La Chimica in condizioni estreme)”
Relatore: prof. Fabrizio Nestola, Dipartimento di Geoscienze – Università degli Studio di Padova. - Martedì 22 maggio 2018 ore 10:45
Aula Magna ITIS Rossi Vicenza
“I misteri dell’isola di Pasqua (Un viaggio tra Chimica, Archeologia e Ambiente)”
Relatore: prof. Dario Battistel, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica Università “Ca’ Foscari” Venezia.
Info e prenotazioni
Prof. Roberto Zanrè
ITIS Rossi Vicenza: www.itisrossi.gov.it
email: uffdid@itisrossi.vi.it
Telefono: 0444.500566