I tre moschettieri (di Stefano Pilotto 2AM)

“I tre moschettieri” di Alexandre Dumas

“Tutti per uno, uno per tutti” è il celebre motto con cui si ricorda i l romanzo “I tre moschettieri”, scritto da Alexandre Dumas.

Dumas era un cancelliere, quindi non era ovviamente uno scrittore di professione, ma scriveva per passione e questo romanzo, pubblicato a puntate su “Le Siècle”, è il primo volume di una trilogia, i cui titoli sono “I tre moschettieri”, “Vent’anni dopo” e “Il visconte di Bragelonne”. Il successo di quest’opera lo fece diventare talmente famoso che nel 1883, a tredici anni dalla sua morte (avvenuta nel 1870), a Parigi gli venne dedicata una statua.

Il libro “I tre moschettieri” è ambientato nella Francia del’600 e si può considerare un romanzo storico, dato che nella prefazione l’autore finge di ispirarsi alle vicende narrate i n due manoscritti conservati nella Biblioteca nazionale di Francia, proprio come Alessandro Manzoni, il quale scrive i “Promessi Sposi” immaginando di trovare un manoscritto dove viene raccontata l’intera storia e che lui l’aveva solo sistemata.

Sebbene il titolo “I tre moschettieri” potrebbe far pensare che i personaggi principali siano tre, in realtà sono quattro, cioè D’Artagnan , un giovane ragazzo in cerca di avventura e con il sogno di diventare un moschettiere; Athos, i l più intelligente e abile spadaccino; Porthos, che tiene molto al suo onore e usa tutti i soldi nel le scommesse, e Aramis (uomo molto devoto alla Chiesa).

La storia narra le vicende di D’Artagnan, che viene ammesso nel corpo dei moschettieri, il cui capo è M. de Treville e combatte subito contro i tre moschettieri più coraggiosi: Athos, Porthos e Aramis, i quali, però, sorpresi a duellare illegalmente, si uniscono contro le guardie del cardinale Richelieu. Questa è la prima, ma non la più famosa, di molte battaglie; quella che è rimasta meglio impressa è l’assedio de La Rochelle. L’altro tema principale del romanzo è l’intreccio amoroso tra Anna, la regina di Francia e il duca di Buckingham invidiato dal cardinale Richelieu, e tra D’Artagnan con Costance Bonacieux, e poi con Milady de Winter, a sua volta innamorata del conte di Wardes.

Dato il carattere avventuroso e sentimentale della trama, l’opera potrebbe piacere ai lettori appassionati di romanzi d’azione e d’amore. Inoltre, data la presenza di numerosi dialoghi, mai troppo difficili da comprendere, non si può considerare un libro complesso, né impegnativo da un punto di vista linguistico. Tuttavia richiede una buona, o minima, conoscenza storica e geografica e un adattamento allo stile del l’autore, caratterizzato da improvvise entrate in scena dei personaggi, che compaiono e spariscono senza spiegazioni, le quali vengono date soltanto in seguito, mantenendo così alta la suspance.