Rappresentanti di istituto, parla Giovanni Rossi “Bene le prime, le seconde e le terze mentre le quarte e le quinte potrebbero fare di più”

IMG-20160129-WA0027

Volevo migliorare le condizioni della scuola”

Tutti i giorni si impegnano per migliorare la scuola e per portarci nuovi progetti e novità: ogni settimana, per quattro settimane, uscirà l’intervista di ogni rappresentante. Cominciamo!

 

-Nome e cognome?

“Giovanni Rossi”

-Classe?

“4° CMM”

-Perché hai scelto di candidarti?

“Mi sono candidato principalmente perché volevo migliorare le condizioni della scuola; quando decisi di candidarmi il preside era ancora Gaggino e avevamo punti di vista piuttosto distanti l’uno dall’altro, tenendo conto che la situazione era inaccettabile. Tuttavia, iniziato l’anno nuovo, ho riscontrato come tutti delle novità, come il cambio del preside e tutte queste bellissime cose (sic!) e che stano portando -finalmente- al cambiamento (positivo) della scuola.”

-Puoi dirci qualcosa riguardo la situazione attuale?

“A livello scolastico sembra stia andando tutto bene, anche se ci sono stati dei problemi di comunicazione tra i rappresentanti d’istituto e il nostro coordinatore; comunque ora si è tutto risolto e tutto funziona secondo i piani”

-Commenti sul futuro? Avete dei progetti in mente?

“In previsione abbiamo l’assemblea di febbraio, nella quale cercheremo di inserire argomenti vari e disparati e soprattutto temi che possano in qualche modo incentivare la discussione; si pensava, ad esempio, di chiamare l’associazione “Libera dalle mafie” e spiegare più o meno quello che fanno, anche per dare agli studenti una visione di ciò che “esiste” al di fuori di questa scuola.

-Come sono i rapporti con il preside?

“I rapporti con il preside sono davvero molto buoni, è davvero una persona disponibile -può sembrare un atto di lecchinaggio, ma non lo è!- ; si dà davvero da fare per migliorare la situazione scolastica, tenendo conto che si è trovato in una brutta situazione, cercando di risolvere tutte le lacune lasciate dal collega. È una persona molto aperta al dialogo non solo con gli studenti, ma anche con ogni parte delle scuola; ne sono molto soddisfatto”

-Com’è stata la risposta degli studenti?

Dipende dall’ annata: i ragazzi di prima e seconda hanno avuto una risposta molto propositiva; ogni proposta viene ben accolta. Non posso lamentarmi delle terze, che sono sicuro abbiano notato numerosi cambiamenti e spero possano gestirli al meglio. Delle quarte e delle quinte mi devo un po’ lamentare: c’è stata una risposta molto negativa ad agni cambiamento, ogni progetto viene “preso male” e bersagliato. Sappiamo che le quinte sono interessate ad altro, infatti non ci preoccupano le loro provocazioni, siamo invece molto delusi dalle quarte: ci si aspettava un comportamento un po’ più maturo e invece c’è stata quest’onda di “scimmiottaggio” prepotente…”

-Pensi che la causa sia la “stanchezza” creatasi negli anni precedenti?

“Potrebbe essere, ormai sono stanchi della scuola… ma penso che i nuovi progetti debbano essere comunque analizzati, tenendo conto che i miglioramenti ci possono essere e che bisogna approffittarne”