A ciascuno il suo (di Brazzarola Stefano 2^AM)

A CIASCUNO IL SUO

Leonardo Sciascia

La mafia è una piaga in grado di rovinare la vita delle persone senza che esse se ne accorgano.

Il romanzo “A ciascuno il suo” di Leonardo Sciascia pubblicato nel 1966, è ambientato in un paese siciliano dove, una mattina, perviene sul bancone del farmacista Manno una lettera senza mittente portatagli dal postino della zona.

Tra la paura e l’angoscia generale, il protagonista decide di aprire la busta e al suo interno trova una minaccia di morte. I presenti invitano Manno a non farci caso e lui li ascoltò; dopo alcuni giorni durante una battuta di caccia con l’amico dottor Roscio, viene ucciso.

La storia prosegue, quindi, in maniera incalzante e coinvolgente, con il dubbio e l’incertezza che fanno da padroni, narrando della ricerca di chiarire il delitto da parte del professor Laurana, il quale dopo numerose testimonianze di persone legate alla vittima, scorge sulla busta una scritta che lo collega a un noto quotidiano dal quale proseguiranno le sue indagini.

Questo giallo riesce a tenere incollato il lettore al libro, invogliandolo a scoprire il proseguo della vicenda e a decifrare lui stesso gli enigmi che pone, grazie alla sua storia intrecciata e piena di colpi di scena oltre all’utilizzo di un linguaggio originale e

tipico delle zone in cui è ambientata la vicenda.

Il libro si conclude quindi con l’uccisione del professore, che aveva cercato di scoprire la verità sul delitto e per questo eliminato dalla mafia. Inoltre si capisce come tutti gli abitanti del paese conoscessero l’identità del colpevole, ma non aprirono bocca per paura di fare la sua stessa fine.

Questo romanzo, oltre ad avere una trama molto interessante, fa riflettere il lettore sulla forza della mafia, alla quale le persone devono sottostare.